Storia e curiosità

Il foro Romano e i suoi monumenti

Alzi la mano, chi tra di voi lettori, non ha mai visto, visitato oppure sentito parlare del Foro Romano. L’articolo di tratterà nei limiti consentiti dallo spazio editoriale a disposizione, proprio di questo argomento, cercando di fornire al lettore meno preparato, almeno una descrizione sintetica, giusto per orientarsi tra gli innumerevoli monumenti che vi si trovano, e che costituiscono un vanto ineguagliabile per la nostra capitale.

Descrivere dettagliatamente ogni monumento, sarebbe oltre che una impresa improba, anche un atto di presunzione, che non mi sento di  assumere essendo io un semplice appassionato, anche se buon conoscitore della storia e dell’arte di Roma, ma non uno storico di professione. Mi limiterò quindi, con l’aiuto dell’ immagine a corredo dell’articolo, a fornire una sintetica descrizione di quelli che ritengo siano i monumenti più rappresentativi e storicamente più importanti.

Facendo riferimento alla immagine , vediamo di iniziare la nostra visita.

In Questo Articolo:

Cosa significa “Foro”

Qualcuno di voi si chiederà. Ma cosa significa la parola Foro ? Certamente non si tratta di un buco, e le varie formulazioni hanno concluso che il vero significato sia quello di “piazza esterna, area chiusa”. Fatta questa brevissima introduzione, iniziamo la nostra passeggiata.

P u b b l i c i t à

Dove si trova

Foro Romano e i suoi monumenti

  • Tabularium – Secondo l’opinione comune, sarebbe stato il luogo dove  venivano conservati gli atti pubblici più importanti dell’antica Roma. Il nome sembrerebbe derivare dal fatto che detti documenti erano incisi su “tabulae bronze “ da cui il nome Tabularium.
  • Tempio della Concordia – Venne eretto per la prima volta dal dittatore M. Fulvio Camillo nel 366 A.C. dopo la fine delle contese tra patrizi e plebei. Venne più volte restaurato e modificato per adattarlo meglio alla sua ubicazione. L’imperatore Tiberio fece allargare la cella, facendo si che divenisse più larga che profonda. Ne  rimangono soltanto tre colonne ed un tratto della trabeazione.
  • Arco di Settimio Severo – Venne eretto in onore dell’imperatore, dopo le sue vittorie contro i Parti, nell’attico vi è l’iscrizione dedicatoria che presenta la cancellazione di parte della stessa, dopo che Caracalla, figlio di Severo, uccise suo fratello Geta.
  • I rostri – erano le tribune nel Foro Romano dalle quali i magistrati tenevano le orazioni. Il nome derivava dalle prue delle navi nemiche (rostrum appunto) strappate dai Romani durante la vittoriosa battaglia di Anzio, che vennero qui collocate nel 338 a.C..
  • La curia – era l’antica sede del Senato romano e deve il suo nome alle assemblee dei “curiati”, cioè dei cittadini riuniti in base alle curie.
  • Basilica Emilia – E’ l’ultima basilica in ordine temporale dopo quelle che la precedettero , la Porcia, la Sempronia e la Opimia. Oggi non ne restano che pochi ruderi.
  • Tempio di Antonino e Faustina – Il tempio venne inizialmente dedicato a Faustina, moglie di Antonino Pio, che il senato aveva annoverato tra le divinità. Morto Antonino, il tempio venne intestato anche a lui. Oggi gran parte della sua cella è occupata dalla chiesa di San Lorenzo in Miranda.
  • Tempio di Romolo – Da non confondere con il Romolo fratello di Remo. Il Romolo a cui è dedicato il tempio, era il figlio dell’imperatore Massenzio, Valerio Romolo prematuramente scomparso nel 309 e divinizzato.
  • Basilica di Massenzio – Meglio conosciuta ai più, come basilica di Costantino, da cui prese il nome dopo che Massenzio venne sconfitto da quest’ultimo nella battaglia di Ponte Milvio nel 312 D.C.
  • Portico degli dei consenti – (in latino Porticus deorum consentium) è un portico situato nel Foro Romano, nei pressi del Tabularium. Il suo nome deriverebbe dal nome greco “dodekatheon” che vuol dire dodici dei, sei dee e sei dei, accoppiati in sei celle due a due. Di esso  restano soltanto  alcune colonne.
  • Tempio di Saturno – Era la sede del tesoro di stato, pressappoco l’equivalente della Banca d’Italia. Dopo il tempio di Giove e quello di Vesta, esso era il più antico luogo sacro della città.
  • Basilica Giulia – La basilica Giulia è un’antica basilica civile romana, eretta nel I secolo a.C., che fiancheggia la piazza del Foro Romano, tra il tempio di Saturno e il tempio dei Castori. Iniziata da Cesare nel 54 a.C. essa fu completata da Augusto ma venne distrutta da un incendio nel 14 a. C. Ricostruita venne dedicata ai figli adottivi dell’imperatore Gaio e Lucio, ma conservo tuttavia sempre il suo nome originario.
  • Tempio dei Castori – Tempio dedicato a Castore e Polluce, noti pure come i Dioscuri, che guidarono i Romani alla vittoria del Lago Regillo che li opponeva ai Latini alleati di Tarquinio il superbo.
  • Tempio del divo Giulio – E’ un tempio dedicato a Cesare, che fu il primo romano ad essere deificato dopo la sua morte, e che venne conseguentemente onorato con un tempio, dopo il mitico fondatore di Roma. Di esso rimangono poche tracce nel foro.
  • Arco di Augusto – Sembrerebbe che ne foro siano stati eretti in tempi diversi due archi in onore di Augusto , uno detto “arco aziaco” in memoria della battaglia vinta ad Azio, contro Antonio e Cleopatra, el’altro detto “partico”, a ricordo delle insegne restituite dai Parti ad Augusto.
  • Tempio di vesta – E’ uno dei santuari più antichi di Roma. Venne costruito, secondo la tradizione da Numa Pompilio, e faceva parte della “casa delle Vestali”. Nessuno poteva entrarci, tranne le vestali stesse ed il re. Queste ultime in numero di sei, erano incaricate di tenere sempre acceso il fuoco sacro dedicato a Vesta e non dovevano farlo spengere mai. Esso simboleggiava la sostenibilità della città di Roma. Nel 394 d.C. l’imperatore Teodosio fece chiudere il tempio, e il fuoco che bruciava da oltre mille anni si spense definitivamente.

Mi auguro che questo modesto articolo risvegli il vostro interesse per la storia millenaria di Roma,e vi spinga a documentarvi su di essa più approfonditamente.

Alla prossima da Roberto Mobili

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